domenica 15 marzo 2009

Ancora 2008, ancora una grande band, ancora un ritorno ed ancora fottutissimo Rock 'n' Roll vecchio stile. Stiamo parlando di “Motorizer” (che fantasia...) degli immortali Motorhead. Lemmy (che per chi non lo sapesse suona il basso e canta...ma se non lo sapete siete degli indegni) è Dio e in questo disco lo conferma per l'ennesima volta. Voglio dire, il loro primo album risale al 1977: ora siamo alla DICIANNOVESIMA prova in studio e il tempo sembra ancora congelato nel loro periodo d'oro di creatività. Mikkey Dee, dietro le pelli, è la solita macchina di precisione, così come Phil Campbell, alla chitarra. Ma seguiamo lo stile Motorhead. Basta chiacchiere e arriviamo al sodo.
“Runaround Man” è stata definita dallo stesso Lemmy, durante la puntata dell'11 luglio dello show radiofonico di Bruce Dickinson “BBC 6 Music”, “Nonsense set to an infectious beat” (“nonsense sparato a un ritmo sfrenato”). E come dargli torto?
“(Teach You How To) Sing The Blues” è ancora uno sporchissimo blues 'n' roll di stampo motorheaddiano.
“When The Eagle Screams” è caratterizzata da un mid-tempo da spararvi a tutto volume nelle orecchie.
“Rock Out” è l'episodio migliore dell'album! Una canzone indimenticabile, trascinante, originale e chi più ne ha più ne metta! “Rock out with your cock out!” (questa non ve la traduco).
“One short life” è ancora blues elettrico all'ennesima potenza. Riff di granito puro e groove trascinante.
“Buried alive” è di livello minore rispetto alle canzoni precedenti, ma comunque buona.
“English Rose” è l'ennesimo pezzo riuscitissimo di rock 'n' roll, anche se personalmente mi ha richiesto più di un ascolto per essere goduta appieno.
Mentre scrivo ascolto “Back On The Chain” e non riesco ad evitare l'headbanging.
“Heroes” invece è proprio brutta. Evitabile ad occhi chiusi. Tratasi di pseudo-ballad moscia e senza grinta.
Con “Time Is Right” si torna a volare altissimi sputando sulle teste di quelli che si sorvolano. Il pezzo lo richiede.
“The Thousand Names Of God” parla, a dispetto del titolo, dei soldati mandati in guerra non per una causa, ma per il profitto. Peccato che non sia così riuscita musicalmente.
Così si chiude l'ennesimo grande album di Lemmy e soci. E se ne volete ancora, conoscendo il nostro eroe, il prossimo album dovrebbe uscire nel 2010. Nel frattempo “Rockeggiamo col ca**o di fuori”!!!

1 commenti:

Eva ha detto...

Bella recensione :-) appena ho un secondo di tempo mi guardo per bene tutto il blog..ciaoooo

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