mercoledì 20 gennaio 2010
A fronte di una delle copertine più brutte della storia, uno dei dischi più belli di sempre!
Stiamo parlando di un capolavoro indiscusso di funk metal che è passato alla storia grazie alla famosissima ballad "More Than Words": "Extreme II: Pornograffitti"!
Impossibile non lasciarsi trascinare dallo tsunami di groove che trasuda da ogni solco dell'album, un tornado di riff talmente catchy che vi impediranno di ascoltare qualsiasi altra cosa nel vostro lettore, che -vi assicuro- rimarrà occupato da "Pornograffitti" per mesi!
Dopo un esordio tanto esplosivo quanto traballante nel 1989 in cui il funk è ancora in gran parte offuscato da influenze alla Van Halen, nel 1990 arriva la consacrazione al grande pubblico. Gli assoli sono talmente elaborati ed originali che Nuno Bettencourt (chitarra) viene accolto -appunto- come il nuovo Van Halen; la voce di Gary Cherone non sarà mai più così perfetta; il comparto ritmico composto da Pat Badger (basso) e Paul Geary (batteria) è preciso, originale e coinvolgente. E come fiore all'occhiello abbiamo una serie di testi incentrati prevalentemente sull'argomento "sesso" (ma va?), corredati da ballad dolcissime che, come già detto, hanno lanciato la band nel firmamento rock.
Veniamo introdotti al nostro viaggio da un impietoso temporale e dal piano suonato magistralmente da Bettencourt in un soffuso intro che al primo ascolto potrebbe far pensare "ma che cazz...?". Niente paura, il riff di "Decadence Dance" non lascia spazio a dubbi: si parte col botto! La danza della decadenza è un inno contro l'invidia e la brmaosia di competizione nella vita quotidiana accompagnata da un tappeto musicale assolutamente incredibile. Impossibile non scatenarsi al suo ritmo. Quindi, scatenatevi. È un ordine.
La seguente "Li'l Jack Horny" ("Il piccolo Jack arrapato") vi narra la tragicomica esperienza di Jack che pensa solo a divertirsi finché... non ci scappa il bebé! La sezione fiati di Rick August esalta una canzone che da sola varrebbe l'acquisto del disco.
Ed ecco la prima delle mie preferite: "When I'm President" è la presa in giro perfetta di tutte le promesse elettorali che ci vengono propinate in periodo di elezioni. Gary vuole diventare presidente promettendovi mari e monti, arrivando a citare perfino Alice Cooper ("I Wanna Be Elected!"). Purtroppo ascoltando il pezzo non avrete la promessa pace nel mondo, ma almeno vi divertirete da matti con tanto buon metallo funkeggiante!
Se non vi piace quello che avete sentito finora, "Get The Funk Out"! Altro colpo di genio made in Extreme. Non vi rovino la sorpresa: guardatevi il video in basso e capirete da soli a che livelli stratosferici ci troviamo. In coda troverete un medley di autocitazioni, a voi il divertimento!
Ed ecco la tanto acclamata (per non dire sputtanata) "More Than Words", ballad acustica strappamutande tanto semplice quanto perfetta. Se volete conquistare una ragazza e sapete suonare la chitarra è il pezzo che fa per voi.
Si inneggia ironicamente al denaro con "Money (In God We Trust)". Al-le-lu-ja! Delirio chitarristico, cori da stadio ed altro 10 e lode.
Scusate la finezza: si parla di cazzo con "It ('s a Monster)". Secondo mio pezzo preferito, in parte anche per il testo: "È un mostro, è un mostro! Ci trasforma in peccatori! È un moooostrooo!". Irresistibile soprattutto il funk allo stato dell'arte che racchiude queste peccaminose parole.
E vai di title-track! Probabilmente "Pornograffitti" è l'episodio migliore non solo del disco, ma di tutto il panorama funk metal. Incredibilmente coinvolgente, tecnica ed indimenticabile, parla di come il sesso ai giorni nostri non sia più l'apice dell'amore, ma un mero oggetto di mercato senza più significato, al pari di qualsiasi altra merce. "Sex sells!"
"Suzi (Wants Her All Day What?)" parla di una ragazza dai facili costumi tramite ardite metafore e tanta spensieratezza musicale. La sua leggerezza prelude all'intro di "He-Man Woman Hater": "Flight Of The Wounded Bumble Bee", delirio solistico alla velocità della luce che rivisita "Il Volo Del Calabrone" di Nikolaj Andreevič Rimskij-Korsakov. Purtroppo è fuso alla canzone e a lungo andare può rompere le scatole il fatto che se lo vorrete saltare dovrete per forza andarci di fast forward. In compenso "He-Man Woman Hater" vi ripaga ampiamente dell'attesa con un riff stellare e un testo che sarà ampiamente condiviso da chi ha avuto brutte esperienze con le ragazze, nonché, grazie alla sua brutale verità, dalle ragazze stesse: noi uomini abbiamo in testa solo una cosa e "prima o poi diventerai un uomo che odia le donne" perché "non ci puoi vivere assieme ma moriresti senza".
Si chiude con due ballad: la malinconica "Song For Love" che parla di amori perduti per sempre e la bellissima e sognante "Hole Hearted".
Purtroppo il disco è finito, ma grazie a "Pornograffitti" nasce nei primi anni '90 la spinta a tutto il filone funk metal che nascerà di lì a poco.
Vi avevo già consigliato caldamente l'acquisto in coda alla recensione dello scialbo "Saudades De Rock" degli stessi Extreme: dopo questa recensione non avete più scuse!

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Un capolavoro, uno dei miei album preferiti! :-D
Grande gruppo, grandi pezzi, grande metal!

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