mercoledì 21 ottobre 2009

"Somic Boom: il boato generato dal superamento della velocità del suono."

L'ultima intervista a Gene Simmons (bassista dei KISS) che ho letto su Metal Maniac non lasciava spazio a dubbi: i KISS non avrebbero mai più inciso un album in studio e si sarebbero concentrati solo ed esclusivamente sulle release dei vari DVD. Il motivo? A fare un nuovo album ci si sarebbe guadagnato di meno rispetto al proporre DVD, parola del genio del marketing Gene Simmons.
Con la tristezza nel cuore (l'ultimo loro album "Psycho Circus", del 1998, era davvero buono! Sono già passati 11 anni?!) mi ero rassegnato a questa dichiarazione.
Mai fidarsi di una rock star.
Agosto 2009: viene rilasciato il primo singolo tratto dal nuovo album, "Sonic Boom". E la folla impazzisce. Il singolo, "Modern Day Delilah", è veramente uno spettacolo e sembra proprio segnare il ritorno alle sonorità del primo periodo dei KISS, ovviamente aggiornate agli standard di oggi.
2 Ottobre 2009: esce (in Italia, il resto del mondo vedrà la release qualche giorno più tardi, a seconda del paese...evvai!) "Sonic Boom".
Dopo una rapida occhiata alla copertina (di Michael Doret, autore della copertina di "Rock And Roll Over" del '76, e si vede) e subito ti accorgi che chiunque si occupi del marketing ci sa fare, eccome se ci sa fare: la scatola non contiene solo il nuovo CD, ma anche una raccolta di pezzi classici riregistrati (prima disponibile solo in Giappone sotto il nome di "Jigoku-Retsuden") e un DVD live contenente sei pezzi storici! Un vero scrigno del tesoro per ogni appassionato!
"Sti cazzi, chi se ne frega dei pezzi vecchi e dei DVD live! Se hanno fatto una cosa del genere vuol dire che il CD fa cagare!", penserà qualcuno. Beh, si sbaglia.
Questo è uno dei migliori album dei KISS da "Love Gun" (1979)!
In apertura troviamo il singolone sopra citato, "Modern Day Delilah": rimarrà ai posteri come una delle migliori canzoni dei KISS. Appena schiaccerete "play" vi troverete catapultati negli anni d'oro della band, con un riff DAVVERO rock e un Tommy Thayer (chitarra) che non fa affatto rimpiangere quell'Ace Freheley di cui porta la maschera. L'unico elemento che fa capire che Paul Stanley (voce e chitarra) è invecchiato è il falsetto un po' tirato che esibisce in un paio di occasioni. Eric Singer (batteria) non delude come al solito, anzi. Composta da Stanley, possiede un ritornello acchiappante come pochi e difficilmente dimenticabile già dopo il primo ascolto.
E' la volta di Gene al microfono, che ci propone la sua "Russian Roulette", vero anthem da stadio. Pur di livello inferiore (Paul Stanley alla composizione non lo freghi!) riesce a reggere bene il confronto col pezzo d'apertura. Solo a me una parte del riff ricorda spudoratamente l'inizio di "Breaking All The Rules" dei Wig Wam ("Wig Wamania", 2006)?
Il duo Stanley/Thayer ci regala l'incredibile "Never Enough", ancora una volta una canzone vecchio stile e ancora una volta centro completo per i KISS.
Anche Simmons sfodera gli artigli con la successiva "Yes I Know (Nobody's Perfect)", uno dei pezzi migliori dell'album. Grande chorus, bel riff tipico dei KISS. Impossibile non prorompere in un poderoso "Yes I Know!...Yes I Know!" dal secondo ascolto in poi!
Finalmente all'opera la premiata ditta Stanley/Simmons con "Stand", dal ritornello ruffianissimo e decisamente palloso. Peccato, perchè la canzone è globalmente ottima.
E' di nuovo il turno di Gene con "Hot And Cold": wow. Farà sfaceli in sede live, garantito. Gran ritmo ed ennesimo ritornello irresistibile. Stupendo il bridge finale.
"All For The Glory" (Stanley/Simmons) è una dichiarazione di intenti. Vi cetturerà sin dai primi secondi e sin dal primo ascolto. Ancora una volta ritornello da stadio.
"Danger Us" by Paul Stanley è un altro fottutissimo centro: riff spettacolo e (indovinate un po'?) chorus da oscar.
"I'm An Animal" (Stanley/Simmons/Thayer) incattivisce quanto basta l'atmosfera. Cadenzata e malefica, uno dei pezzi migliori.
Siamo quasi alla fine con "When Lighting Strikes", pezzo composto da Thayer e Stanley. Devo dire che Thayer ci sa davvero fare, sia come compositore che come esecutore. Bellissima.
La Stanleyana "Say Yeah" chiude un album fantastico con una struttura e sonorità decisamente più pop rispetto al resto dell'album. Ancora più easy listening del resto (era difficile, ma i KISS possono tutto).
L'unica critica che si potrebbe proporre a quest'album è la somiglianza fra le canzoni, che va oltre il fattore "filo conduttore". Ma sarebbe proprio andare a cercare il pelo nell'uovo.
Compratelo, fatevelo regalare, fate come cacchio vi pare: "Sonic Boom" è da avere ad ogni costo. Anche se dovremo aspettare altri undici anni per l'album successivo, nel frattempo avremo da divertirci. ALLA GRANDE.

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